martedì 15 luglio 2008

Dialetto Ferrarese (testo)

Ecco la spiegazione che ne dà Wikipedia

Il ferrarese è un dialetto di tipo gallo-italico dell'emiliano-romagnolo parlato in provincia di Ferrara. È abbastanza simile ad altri dialetti dell'emiliano sia nel lessico che nella forma. Alcune caratteristiche comuni di questi dialetti sono la posizione della negazione all'interno della frase, che occupa l'ultimo posto in caso negazione del verbo (a n'ag ved brisa = "non ci vedo"), oppure che precede il sostantivo (an ghè brisa pan = "non c'è pane"). A causa della sua posizione, Ferrara ha subito diversi influssi linguistici dalVeneto che ne hanno modificato la pronuncia. Le differenze di pronuncia sono nell'ambito della provincia amministrativa stessa e formano il gruppo dell'Emiliano nord-orientale. I dialetti parlati a Copparo e Bondeno differiscono dal ferrarese cittadino e, al contempo, sono leggermente diversi tra loro. Più marcata differenza sussiste con i dialetti di Comacchio e Argenta, spesso classificati come dialetti a sé.
Esempio

Padre Nostro
Padar Nostar che t'iè in ziel,cha sia santificà al to nòm, A viena al tò regn, sia fata la to voluntà, com in ziel e acsì anch in tera. Das inquò al nòstar pan quotidiàn, scanzela i nostar debit, come nu a li scanzlen ai nostar debitòr, e brisa faras cascar in tentazion ma libras dal mal.Amen
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.Amen


Un caso a parte è invece Comacchio e la sua zona valliva, dove si parla un dialetto marcatamente differente dal ferrarese e considerato pertanto dialetto a sé. Alcuni termini e regole grammaticali del dialetto ferrarese sono simili o del tutto uguali alle regole francesi: ad esempio, l'uso del soggetto è sempre obbligatorio; nella forma riflessiva la particella riflessiva precede il verbo; nelle forme interrogative si applica l'inversione soggetto/verbo. Tali analogie, comuni per altro a quasi tutti i dialetti dell'Italia Settentrionale, vengono da molti erroneamente ricondotte alle dominazioni straniere dei secoli passati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bello!